Il viaggio inteso come ricerca interiore per trovare risposte al mistero del mondo

La metafora della funzione del poeta attraverso il viaggio fantastico di un battello

SCHEMA DEL VIAGGIO INTERIORE DI RIMBAUD

Le fasi Il significato allegorico
1) Inizio della tempesta e scomparsa dell'equipaggio; Inizio del processo di introspezione
2) Smarrimento del battello in paesaggi fantastici e incredibili; L'indagine interiore alla ricerca del mistero del mondo
3) Ritorno del battello "nell'acqua d'Europa"; L'impossibilità di procedere oltre e il conseguente ritorno alla realtà
Una delle più famose liriche di Rimbaud è senz'altro "Le bateau Ivre", scritta nel 1871, poco prima di recarsi a Parigi invitato da Verlaine. In questa poesia il giovane Rimbaud immagina l'incredibile viaggio di un battello che si perde tra le acque impazzite di un oceano furioso. L'equipaggio viene disperso durante la tempesta e il battello incontra paesaggi incredibili, quasi onirici, caratterizzati da spettacoli fantasmagorici, trascendenti ogni nozione di tempo e spazio. Metaforicamente, il battello compie quel passaggio oltre la realtà, che Rimbaud ne "La lettre du voyant" (Lettera del Veggente) definisce "deragliamento dei sensi", come abbandono alla disposizione visionaria.
Tale sregolatezza dei sensi non consiste soltanto in un'evasione dal proprio io ma diventa piuttosto ricerca di una parte profonda e oscura di sé, che coincide con il proprio inconscio e la natura. Solo approfondendo questa parte segreta dell'uomo sarà possibile "scendere al fondo dell'ignoto" e così - sostiene Rimbaud - "trovare il nuovo". Si delinea, dunque, ciò che era stato affermato nella "La lettre du voyant", ovvero l'impulso di "un cambiamento di vita" attraverso una ricerca interiore. Si tratta perciò di un viaggio all'interno di sé stessi che conduce inesorabilmente fuori di sé, nella realtà della vita universale. La poesia non è più concepita come rappresentazione ma come "visione" dall'interno, come capacità di creare, attraverso la fantasia e la forza evocativa della parola poetica, una nuova realtà. Dunque la poesia diventa la totale identificazione con l'interiorità visionaria del soggetto e la libertà di cui gode il poeta-battello, che si immerge nella natura, è la libertà espressa da questa nuova poesia che non rappresenta più la natura come oggetto esterno. Il battello Ebbro è infatti una successione di visioni, un susseguirsi estenuante di immagini, un costante rapporto tra simbolo ed autobiografia (poeta-battello). La stessa vita di Rimbaud infatti esprime tutto ciò; basti pensare alle prime tre fughe da Charleville, senza una meta, verso un altrove di cui ignorava i confini. E così avviene ne "Le bateau Ivre", dove Rimbaud va oltre ogni confine (superando quello della razionalità, della civiltà e della propria individualità), si perde nell'ignoto, e compie un viaggio interiore per cercare di capire il mistero del mondo. Ma tale viaggio comporta il rischio dell'annullamento dell'io nella libertà sconfinata della natura, nell'oceano infuriato e profondo che rappresenta l'inconscio umano; di conseguenza il viaggio non può proseguire e vi è un ritorno del poeta alla propria realtà, attraverso la metafora "dell'acqua d'Europa", legata all'immagine del bambino che gioca con la sua barchetta di carta sull'acqua di una pozzanghera. Dunque l'evasione dell'io per scendere al fondo dell'ignoto è anche autodistruzione, e il giovane poeta francese ne è pienamente consapevole. Ad ogni modo, "Le bateau Ivre" e' collocata temporalmente nella prima produzione poetica di Rimbaud, ed è perciò antecedente all'abbandono dell'attività poetica. Questo abbandono della letteratura e' probabilmente legato al processo di introspezione portato avanti da Rimbaud. Egli ha forse trovato il limite della poesia (con l'annulamento dell'io) quale strumento di indagine dell'ignoto e perciò, non appagato, se ne allontana. Egli intraprende così una nuova vita, immedesimandosi nella sua poesia e diventando nel contempo sé stesso strumento di indagine del mistero. In questo modo si spiega il significato dei suoi numerossisimi viaggi in Europa e nel resto del mondo. Rimbaud, dunque, non soltanto cercò di trovare un senso al mistero del mondo attraverso la sua poesia, ma praticò le sue stesse idee come principio di base alla sua esistenza.

A cura di Roberto Suggi Liverani